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Trivago ha violato la legge australiana

Trivago perde consenso a causa della sua pubblicità ingannevole in Australia

La Corte federale sostiene che il celebre sito di viaggi ha promosso sistematicamente delle specifiche campagne pubblicitarie ingannevoli a discapito di altre offerte più economiche 

Il sito di viaggi Trivago ha perso all’appello sulla sentenza della Corte federale in riguardo alla questione delle offerte economiche degli hotel nelle pubblicità televisive e sul sito. Per questo Trivago ha violato la legge australiana secondo i criteri della Commissione australiana della Concorrenza e del Consumo

Trivago correla i prezzi delle offerte a partire da altri siti web come Expedia, così come gli altri siti web di booking, con lo scopo di proporre delle offerte migliori  ai viaggiatori e vacanzieri.

A gennaio, il giudice della corte federale Mark Moshinsky ha rilevato che il sito ha mostrato delle inserzioni pubblicitarie in evidenza rispetto ad altre opzioni più economiche.  

“Contrariamente a quello che è sembrato , il sito Trivago non ha offerto un servizio imparziale, oggettivo e trasparente nella comparazione dei servizi,” ha dichiarato Moshinsky.

Moshinsky ha cosi scritto nella sua sentenza:

“Se Trivago sia stato pagato dai siti di booking online non è chiaro”

Perchè ingannevole?

Si è notato anche che Trivago ha, in un certo modo, “ingannato” i clienti, a causa della comparazione dei prezzi che ha fornito, in cui ha messo in relazione i prezzi delle classic room a quelle luxury dello stesso hotel, cosa che ha dato l’impressione ai clienti di risparmiare.

La Commissione australiana della Competizione e del Consumo ACCC ( Australian Competition and Consumer Commission) ha portato in tribunale Trivago nell’agosto 2019 a causa di queste pubblicità ingannevoli, che sono apparse per oltre 400.000 volte tra il tardo 2013 e metà 2018.

Trivago si è appellato alla sentenza originaria e mercoledì tutta la corte federale ha confermato la sentenza di Moshinsky’s.

Il presidente della ACCC, Rod Sims, ha dichiarato in un comunicato:

“Abbiamo portato avanti questo caso perché eravamo preoccupati che ai clienti fossero mostrate pubblicità ingannevoli da Trivago, nonostante il sito sostenga di aver mostrato le migliori offerte ai suoi consumatori, che erano sì le migliori, ma solo per il sito, che ne ha beneficiato”.

“La condotta di Trivago ha fatto sì che i clienti abbiano pagato maggiormente una camera dell’hotel, rispetto a quanto avrebbero potuto e alcuni hotel hanno avuto un danno negli affari a causa della pubblicità ingannevole”

L’ACCC sta raccogliendo le prove e le dichiarazioni da Trivago, in modo tale che Moshinsky possa avere tutti i dettagli del caso, per decidere che tipo di sanzione applicare a Trivago.

Di seguito le sentenze ufficiali da ACCC:

Paolo Mazzara

Paolo Mazzara è un albergatore, un appassionato viaggiatore e autore di blog. Brama di avventura e di terre selvagge. Giardiniere, lettore, subacqueo, arciere tradizionale, amante del vino e amante della buona cucina.