Hotel Marketing

Il nuovo mercato turistico offre scelte senza limiti

La pandemia ha creato un nuovo mercato turistico con scelte illimitate

La storia è costellata di esempi di nuove tecnologie che hanno sconvolto e catalizzato il mercato turistico. Aerei di linea, automobili e Internet hanno giocato un ruolo significativo nel definire come, perché e dove viaggiare.

Durante l’isolamento e la quarantena del 2020, i consumatori hanno dovuto far ricorso alla tecnologia per i più svariati motivi, tra shopping online, videoconferenze e food delivery. In questo articolo si analizzano gli effetti della tecnologia in periodo Covid su mentalità ed aspettative di chi ama viaggiare. 

Nuove abitudini

Durante la pandemia, in molti abbiamo preso l’abitudine di ricorrere a servizi di consegna di cibo a domicilio come Uber Eats, Deliveroo e molte altre. Cosa ci insegnano queste semplici app? Cosa ci hanno insegnato? In che modo ha modificato la nostra mentalità in quanto clienti e utenti di questo tipo di tecnologia?

Uno degli effetti è stato quello di abituarci ad avere scelte illimitate, e non solo sul cibo o sui ristoranti.

Abbiamo accolto molteplici opzioni di scelta anche per i pagamenti e le consegne. Abbiamo apprezzato l’assistenza fornita in fase di erogazione.

Ci viene comunicato un orario di arrivo stimato, sappiamo chi ce lo consegna, sappiamo quando il nostro ordine lascia il ristorante e sta per arrivare.

Ci vengono fornite informazioni in abbondanza per un semplice ordine di cibo che spesso non paghiamo oltre $40.

Cosa potrebbe farci pensare o credere che qualcuno che magari spende dieci, venti volte quell’importo su un viaggio non possa avere le stesse aspettative a cui Uber Eats o Deliveroo non vengono meno per un ordine di soli $40? 

I nuovi consumatori sono abituati a queste scelte senza limiti.

Ciononostante, si può essere in grado di offrire scelte senza limiti in qualità di professionista di viaggi?

Secondo l’economia comportamentale, quando un consumatore ha troppe opzioni di scelta, risulta difficile prendere una decisione, scegliendo sovente di non prenderne affatto!

Eccesso di scelta

Questo fenomeno si chiama eccesso di scelta, ed è prevalente soprattutto quando il consumatore si trova a considerare molteplici opzioni con leggere differenze. Eppure, fornire molteplici scelte per Uber Eats  o Deliveroo funziona! 

Il motivo per cui fornire scelte senza limiti funziona per questo tipo di App ed altri servizi di food delivery va ricercato nel fatto che le scelte sul cibo sono facilmente catalogabili per cucina, tipologia, costo, e via discorrendo. Molti non si rivolgono ad un food delivery senza avere un’idea di quale cibo ordinare.

In sintesi, i consumatori vogliono avere la percezione di poter optare tra molteplici scelte. Tuttavia, deve esserci sempre un’organizzazione e il prodotto finale va presentato in un modo che non sia travolgente.

Possiamo da questa analisi comprendere che i nostri viaggi cambieranno a partire dal 2021.

Come adeguarsi

Di seguito tre modi per raggiungere questo risultato che sta delineando un nuovo mercato turistico. 

1. Presentazione La presentazione è tutta una questione di aspetto ed esperienza utente. I professionisti del marketing turistico possono contribuire a mitigare gli effetti dell’eccesso di scelta dando all’offerta un’apparenza semplice e rilevante.

Un sito di e-commerce permette ai consumatori di filtrare e cercare per categoria, nel caso del comparto turistico per tipo di viaggio, livello di servizio, prezzo, destinazione, mostrando da tre a cinque risultati per linea. 

2. Semplificare le decisioni avvalendosi della scelta binaria Le scelte binarie, del tipo sì/no, sono spesso le più facili da prendere. Considera la possibilità di offrire ai tuoi clienti la possibilità di fare scelte su più livelli.

Comincia fornendo ai tuoi clienti dai tre ai cinque prodotti tra cui scegliere, per poi offrire upgrade e aggiunte una volta che hanno fatto una prima scelta: semplificare, dunque, ricorrendo ad una serie di scelte binarie, dando allo stesso tempo l’apparenza di fornire molteplici alternative. 

3. Opzioni di default Quando un cliente si trova davanti ad un eccesso di scelta e fatica dunque a prendere una decisione, spesso ricorre all’opzione di default. Imposta un’opzione di default che sia tipica, quella che viene acquistata più spesso. Non utilizzare il prodotto più costoso come default, perché potrebbe allontanare potenziali clienti alla vista di un prezzo alto.

Allo stesso modo, non puntare neanche al prodotto con il prezzo più basso, perché potrebbe far sì che il cliente misuri tutti gli eventuali upgrade e servizi aggiuntivi e potrebbe avere difficoltà nella scelta.

Ad esempio, prendi in considerazione una società di viaggi irlandese che offre spesso package con guida autonoma e macchina con cambio manuale come opzione di default.

Ma guidare seduti dall’altra parte della macchina, dall’altra parte della strada in una macchina con cambio manuale non è l’idea di vacanza di chiunque. Per questo motivo, i clienti opteranno sempre per la macchina con il cambio automatico.

Per facilitare la scelta dei clienti, la società comincia a includere la macchina con cambio automatico come opzione di default in questi package

Questo piccolo cambiamento ha un effetto rilevante sul tasso di conversione dei contatti in vendite. 

Non sai quale opzione scegliere come default?

Conduci ricerche di mercato, analizza le vendite del passato e i dati del mercato, conduci sondaggi, oppure convoca un gruppo di discussione. Questo tipo di ricerca può aiutare i professionisti del marketing a capire meglio il cliente. 

Il Covid-19 ha cambiato per sempre il settore di viaggi e turismo creando un nuovo mercato turistico dove è necessario che tutti gli operatori si adeguino in tempi brevi per seguire il trend.

Mentre cominciamo a ricostruire, è importante considerare anche i modi in cui la mentalità dei viaggiatori è cambiata. 

Paolo Mazzara

Paolo Mazzara è un albergatore, un appassionato viaggiatore e autore di blog. Brama di avventura e di terre selvagge. Giardiniere, lettore, subacqueo, arciere tradizionale, amante del vino e amante della buona cucina.