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Google pubblica l’identikit del nuovo viaggiatore

I nuovi viaggiatoriThink With Google ha di recente pubblicato un report dove viene evidenziato come siano cambiati le modalità di comportamento del moderno viaggiatore e cerca di identificare le caratteristiche del turista tipo del 2012.

La prima cosa che si evince dalle righe di questo report sono i cambiamenti notevoli apportati alle abitudini stesse del moderno viaggiatore, sin dalla scelta del viaggio fino ad arrivare a alla conclusione di quest’ultimo. Google Travel individua 3 diverse tipologie di viaggiatori, di cui cerca di farne un pertinente identikit:

  • Business Traveler: il viaggiatore più costante è infatti colui che ha fatto almeno tre viaggi negli ultimi 6 mesi;
  • Travel Leisure: chi decide di viaggiare solo ed esclusivamente per piacere e lo ha fatto almeno una volta negli ultimi 6 mesi;
  • Rich Traveler: colui il quale dall’alto dei sui 250.000 $ annui o più, ha viaggiato almeno una volta negli ultimi 6 mesi.

Da questa classificazione si possono cominciare a stilare delle linee guida che dovrebbero essere prese in considerazione da tutti gli hotel manager, come ad esempio il fatto che il 66% di chi viaggia per piacere esegue le sue prenotazioni completamente online, spendendo in rete circa la metà del suo tempo per fare ricerche prima della prenotazione stessa, al fine di reperire tutte le informazioni necessarie cercando l’affare migliore.

Di questi la maggior parte desidererebbero soggiornare in hotel esclusivo se il prezzo fosse abbordabile e a conferma dell’importanza della fiducia questa tipologia di utenti amano riconoscere il brand con cui si prenota un viaggio (fondamentale per tutti gli acquisti online).

I punti salienti per i viaggiatori d’affari sono senza dubbio prezzo e posizione dell’ hotel, gli orari di check-in e di check-out diventano di primaria importanza (d’altronde sono uomini d’affari) ma sopratutto una esperienza pregressa con un determinato albergo, specie se positiva, potrebbe essere determinante sulla decisione finale.

Anche nella ricerca stessa si differenziano le differenti categorie individuate da Google, il 69% di chi si reca in un posto per lavoro decide di affidarsi direttamente ai siti ufficiali delle strutture, di contro il 62% delle altre tipologie sceglie come fonte il classico motore di ricerca.

Persino nella fruizione della ricerca stessa ci sono nette differenziazioni, è assodato ormai come oggi i dispositivi mobili in questo senso la facciano da padroni, ma solo il 38% dei leisure traveler si affida a questi, contro il 57% dei businessman.

Queste direttive generali, dovranno aiutare gli hoteliers a capire la tipologia di clienti che usufruisce più spesso di un rispettivo hotel, con lo scopo di affinare al meglio le armi per una più efficace strategia di web marketing turistico, nella convinzione che conoscere al meglio i propri ospiti può risultare vincente!!

Fonte: http://www.thinkwithgoogle.com/insights/library/studies/the-2012-traveler/

Paolo Mazzara

Paolo Mazzara è un albergatore, un appassionato viaggiatore e autore di blog. Brama di avventura e di terre selvagge. Giardiniere, lettore, subacqueo, arciere tradizionale, amante del vino e amante della buona cucina.