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Le nostre abitudini di viaggio sono sostenibili?

Quali problemi arrivano con la ripresa turistica?

Con il ritorno dei viaggi al livello pre-pandemico, gli esperti si domandano se le nostre abitudini di viaggio siano sostenibili a lungo termine per l’ambiente.

A Bristol (sud-ovest inglese) un report della “The Travel Foundation” ci suggerisce che dovremmo cambiare il modo in cui viaggiamo o dovremo viaggiare meno frequentemente.

Uno degli Autori del rapporto, Ben Lyna, responsabile delle comunicazioni strategiche presso la Travel Foundation afferma che

“c’è una sorta di bisogno per cui il turismo deve crescere, però questo bisogno di crescita possiamo notare che è incompatibile con alcune limitazioni che dovremmo rispettare per salvaguardare il clima e limitare le emissioni”

La Travel Foundation è un ente di beneficenza indipendente che ambisce cooperando con la Breda University of Applied Sciences, l’ente per il turismo olandese, l’univeristà di Waterloo e l’European Tourism Futures Institute a far incidere positivamente il turismo sulle destinazioni che va a toccare.

Vediamo qualche dato

La loro recente relazione sostiene che per raggiungere gli obiettivi di emissioni fissati dall’accordo di Parigi bisogna apportare dei grandi cambiamenti, ciò per mantenere i livelli di riscaldamento globale al di sotto di 1.5 gradi Celsius (34,7 gradi Fahrenheit).

Le emissioni prodotte dal settore turistico provengono da voli, viaggi in auto, treni, altri trasporti e dall’utilizzo dell’energia nelle attività turistiche. Queste emissioni rappresentano circa il 5% delle emissioni globali di CO2. La combinazione di decisioni dirette e indirette, che includerebbero fornitori turistici come la lavanderia e la produzione di cibo, porta quel numero tra l’8 e l’11 per cento delle emissioni globali di CO2.

Si stima che l’industria del turismo raddoppierà entro il 2050 (rispetto ai livelli del 2019) a causa della crescente popolazione globale e ad una maggiore accessibilità.

Cosa dice la relazione?

La relazione sprona a fare grandi investimenti su mezzi di trasporto più sostenibili, come i treni e le auto elettriche, limiti temporanei sui voli a lungo raggio e un migliore monitoraggio del settore turistico sull’ambiente. Gli autori della relazione, tuttavia, affermano che bisognerebbe più che altro proporre delle opzioni sostenibili piuttosto che imporre delle grandi limitazioni al settore turistico e all’industria dei viaggi.

“Non stiamo davvero dicendo che le persone viaggeranno meno. Potremo fare ancora tutti i viaggi che abbiamo sempre voluto fare ma si troveranno nuovi modi per farlo. Possiamo superare i limiti climatici ma ciò provocherà spiacevoli notizie, possiamo limitare ulteriormente i nostri atteggiamenti riguardo ciò o possiamo provare a lavorare per trovare opzioni sostenibili, in questo modo possiamo dire che la vostra libertà di movimento non sarà alterata, potrete andare e vivere esperienze meravigliose, ma sarà diverso.”

Qualche esempio

Un’agenzia di viaggi, la Much Better Adventures, progetta vacanze scegliendo mezzi di viaggio rispettosi dell’ambiente ed incoraggia anche i propri clienti a continuare a sfruttare queste opzioni rispettose dell’ambiente.

Questa agenzia non solo opta per delle opzioni green ma sostiene anche delle piccole comunità locali, infatti, dona il 5% delle sue entrate a gruppi che ambiscono a preservare l’ambiente e a delle piccole comunità locali. I loro viaggi di rafting in Albania, per esempio, sono stati organizzati su un fiume che in precedenza era stato minacciato dallo sviluppo industriale.

Ci rendiamo conto che è irrealistico che nessuno volerà mai. Quindi quando le persone volano, si tratta di assicurarsi in che modo lo facciano. Per questo bisogna massimizzare i benefici per le comunità locali e massimizzare i benefici per l’ambiente locale. Il denaro speso dai turisti può impattare pesantemente sulla conservazione dell’habitat naturale.

“Il turismo è uno dei modi migliori per il raggiungimento di questo obiettivo”, ha dichiarato Alex Narracott, fondatore e CEO di Much Better Adventures.

Cosa dicono gli esperti?

Gli esperti stanno incoraggiando i viaggiatori a sposare delle abitudini eco-friendly, come ad esempio compiere viaggi in località più vicine e di lunga durata piuttosto che viaggi in mete lontane e di breve durata.

Tuttavia gli esperti sono consapevoli che per raggiungere questo obiettivo bisognerebbe sensibilizzare il settore piuttosto che i singoli viaggiatori.

“E’ sbagliato fare pressione su un singolo individuo. A volte ci si trova di fronte a due opzioni, la prima è rappresentata da dei voli economici dal costo di 30 sterline che ci consentono di raggiungere comodamente delle mete lontane e poi l’altra è rappresentata da un viaggio lunghissimo in treno molto costoso.

Come si fa a biasimare chi opta per la prima?

Perché dovrebbe scegliere la seconda?

Proprio per questo motivo il cambiamento non deve partire dal singolo individuo ma dall’intero settore in modo tale che l’opzione più vantaggiosa sia anche quella che renderà la vacanza meno dannosa.”

Paolo Mazzara

Paolo Mazzara è un albergatore, un appassionato viaggiatore e autore di blog. Brama di avventura e di terre selvagge. Giardiniere, lettore, subacqueo, arciere tradizionale, amante del vino e amante della buona cucina.